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"Tredici canti in lingua sarda
e un Requiem"
Sul finire del 2018 è stata data alle stampe la raccolta “Tredici canti in lingua sarda e un Requiem, volume II”. Questa antologia musicale, complementare della pubblicazione “Dodici canti in lingua sarda e un Alleluia, volume I”, consta di un insieme di brani scritti da Gianfranco Manca e armonizzati da Nicola Manca per coro a quattro voci maschili.
La quasi totalità dei canti nasce con intenti compositivi ben precisi: alimentare il bacino di brani scritti su testi in lingua sarda e valorizzare e salvaguardare l’idioma isolano. Per quanto concerne l’aspetto più musicale, le stesse composizioni sono volontariamente ispirate alla tradizione etnofonica sarda, pur trattandosi di brani originali scritti, ascrivibili alla musica colta.
I titoli sono i seguenti: Consillus de babbu, Graziosu verdarolu, Pensu a tui, Sa bidda mia, Sa presunzioni, Padre nostro campidanese, Ave Maria campidanese, Deus ti salvit Reina, A su Ninnu Gesus, Allirghia o mortalis!, Celesti ambasciadori, In custa notti sagrada, Su Nascimentu, Requiem aeternam.
Dei quattordici testi utilizzati, nove sono di autore ignoto. Gli altri sono: due di Mons. G. Cadeddu e uno di F. Contini, entrambi sinnaesi, uno di C. Saragat e uno di A. A. Figus, autori originari di Sanluri.
I due volumi, che nell’insieme constano di ventisette brani, si propongono di rappresentare metaforicamente il ciclo vitale, dal suo cominciamento alla sua naturale conclusione. E se i due testi sacri raffigurano uno l’acclamazione del trionfo divino e l’altro il termine ultimo della vita terrena, gli altri componimenti intendono descrivere musicalmente alcuni momenti ed episodi di spaccati di vita.
Il II volume, che vuole omaggiare Sinnai riportando in copertina una litografia del 1853 raffigurante il suo costume femminile, si apre con la prefazione di Paolo Zedda, noto etnomusicologo locale. La raccolta è stata pubblicata dalla IGES in edizione fuori commercio.
E. Manca
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